Sono in forte aumento i reati commessi da minori sul web. A livello nazionale, secondo i dati dell’Osservatorio Indifesa, il 42,23% dei giovani esprime sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online. Dall’altro lato l’8,02% delle ragazze e il 14,76 dei ragazzi ammettono di aver compiuto atti di bullismo o cyberbullismo. Tra i rischi maggiori per i giovani è il cyberbullismo (66,34%), a seguire i ragazzi sono spaventati dalla perdita della propria privacy (49,32%) da Revenge porn (41,63%) dal rischio di adescamento da parte di malintenzionati (39,20%), stalking (36,56%) e di molestie online (33,78%). Mentre dopo il cyberbullismo, l’incubo maggiore per le ragazze è il Revenge porn (52,16%) insieme al rischio di subire molestie online (51,24%) l’adescamento da parte di malintenzionati (49,03%) e la perdita della privacy (44,73%). Un adolescente su 3 conferma di aver visto circolare foto intime sue o di amici sui social network.

La polizia postale sulla provincia di Salerno ha denunciato 22 persone per reati contro la persona ma di questi pochi sono minori, grazie anche all’opera di informazione e all’immediato intervento degli agenti e del sistema scolastico. Molti, però, i casi borderline o che non vengono denunciati.

«Abbiamo registrato nel 2020 un aumento della richiesta di informazioni di oltre il 200% rispetto agli anni precedenti – ha affermato Enrico Giudice, Agente Sara Assicurazioni – e fino al 31 marzo stiamo regalando ai nostri clienti auto la tutela WebProtetto che ti assicura dai reati commessi dai minori sul web come il cyberbullismo, il furto di identità e i reati di privacy oltre ad assicurare anche il furto di danaro dalle carte di credito».

Giudice evidenzia come «I clienti sono molto disponibili perché sappiamo bene come è cambiato lo stile di vita dei nostri ragazzi: 20 anni fa un giovane poteva al massimo rompere un vetro con una pallonata giocando a calcio in strada, oppure urtare un’auto con la sua bici. Oggi, è molto diverso. Si passa a stalkerizzare i contatti sui social, a rubare foto di persone per creare falsi profici, e così via. Sono tutti reati puniti dal Codice.

Ed in caso di denuncia la famiglia deve affrontare le spese legali. A tutela di ciò per fatti illeciti causati da figli minorenni coinvolti in episodi di cyberbullismo o stalking su blog, forum, social network o siti web Sara ha pensato di stare accanto alle famiglie».

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