Si è concluso in Corte di Cassazione la richiesta di risarcimento di un battipagliese a seguito di un furto messo in atto nel proprio appartamento e dove ignoti sono stati agevolati ad entrare grazie all’impalcatura montata dalla impresa edile.
È accaduto a Battipaglia, dove il malcapitato si è visto sottrarre beni di valore per circa 33mila euro all’interno della sua abitazione al quinto piano di un palazzo nella città della Piana del Sele. La ditta edile che stava eseguendo i lavori di ristrutturazione alla facciata e il condominio sono stati condannati a risarcire la vittima del furto poiché non vi erano le giuste misure di sicurezza che ne avrebbero limitavano l’accesso (come antifurto o lo smontaggio degli accessi ai ponteggi dalla quota della strada).
Dunque, secondo l’ultima sentenza della Corte di Cassazione, che è destinata a fare giurisprudenza, in caso di furto in un appartamento per il tramite di impalcature o ponteggi ad opera di ignoti si può vantare un risarcimento dei danni nei confronti del condominio o dell’impresa appaltatrice dei lavori o addirittura di entrambe in via solidale.