I dati della Banca d’Italia evidenziano come nel 2021 gli italiani abbiano preferito le polizze vita ad altre soluzioni. Lo scorso anno, la raccolta effettuata in polizze vita per le compagnie assicurative è stata pari a 106 miliardi di euro, il 4,5% in più rispetto al 2020. La maggiore domanda di polizze vita ha previsto anche un sensibile aumento delle garanzie che coprono la premorienza, forse dovuto dall’influenza della pandemia per i tanti casi luttuosi o gravi malattie. I prodotti assicurativi più diffusi sono le polizze rivalutabili che prevedono almeno un rendimento minimo o la restituzione del capitale investito, oltre al rendimento dell’investimento stesso in base ai versamenti (mensili, semestrali, annuali). 

Tra i vantaggi fiscali di cui godono le tutele premorienza è la deducibilità sulla dichiarazione dei redditi per la detrazione del 19% per i premi pagati per l’assicurazione vita, infortunio, rischio non autosufficienza su un limite massimo di € 530 o € 1291,14 euro in base al tipo di polizza l’anno.